La tecnica spiegata - Le ultime sulla Ferrari ad Imola

Pubblicato il 11 maggio 2024 alle ore 11:33

Sono di queste ore le foto del filming day di Fiorano di una Ferrari SF-24 carica di aggiornamenti aerodinamici, già ribattezzata EVO dalle testate giornalistiche di mezza Italia. E' indubbio che ci sia una grandissima eccitazione attorno a questa "nuova versione" della monoposto del cavallino, che sin da inizio anno ha dimostrato di poter dire la sua in pista, seppur con prestazioni lontane da quelle dei campioni in carica di Milton Keyes. Gli aggiornamenti che vengono oggi testati a Fiorano verranno poi portati poi ad Imola per il primo dei due GP di casa della Rossa: solo lì avremo le risposte che cerchiamo sulla reale efficacia di questi aggiornamenti, ma intanto i ferraristi sognano in grande. 

Versione EVO?

In questi giorni, aprendo un articolo di un qualsiasi quotidiano o pagina sportiva si leggeva a caratteri cubitali che la scuderia di Maranello stava preparando una versione 2.0 o EVO della monoposto presentata ad inizio anno, che finora non aveva ricevuto aggiornamenti di alcun genere. Ma possiamo davvero dire che questa monoposto sia così tanto diversa da quella portata ad inizio anno per poter essere considerata molto più che un aggiornamento? La risposta è sì, ma vediamo assieme il perché:

Partiamo dall'aggiornamento principale: quello che non solo è sotto gli occhi di tutti, ma anche quello che dovrebbe portare più benefici dal punto di vista dell'efficienza aerodinamica, ovvero gli inlet dei bocchettoni laterali rivoluzionati, con una soluzione upbite in stile Redbull. I benefici di questo aggiornamento sono molteplici: dall'incremento dell'effetto outwash, ovvero il direzionamento dei flussi lontano da parti che aumentano la resistenza aerodinamica (come ad esempio i bocchettoni laterali precedenti) e il migliorato incanalamento dei flussi sotto le pance laterali e verso il posteriore. In particolare, come già avevamo detto in un articolo precedente, questa funzione consente non solo di lavorare meglio con i flussi che arrivano verso il retrotreno della macchina, ma anche di incrementare l'effetto suolo virtuale dato dalla forma della pance della monoposto. Clicca qui per essere indirizzato all'articolo che spiega questo effetto nel dettaglio.

Tutto questo dovrebbe giocare un ruolo fondamentale nel tentativo di migliorare l'efficienza aerodinamica per recuperare qualche chilometro orario in rettilineo. Per chi ha avuto a disposizione i dati, è stato possibile notare che nell'ultimo GP McLaren, che aveva appena portato un nuovo pacchetto di aggiornamenti aerodinamici, è sempre arrivata alle speedtraps con almeno 2 o 3 kmh in più di tutti gli altri team: è dunque imperativo per Ferrari recuperare anche in questo ambito su McLaren, che è attualmente il suo più diretto competitor. 

Un posteriore da favola

Nello scorso articolo avevamo annunciato delle modifiche che sarebbero state apportate al posteriore della vettura, che sono arrivate come da programma. Aggiungiamo subito un'immagine per capire di cosa si tratta.

Di sopra, il confronto tra il nuovo posteriore della SF-24 (le immagini sulla sinistra) con quello vecchio (sulla destra)

Il confronto che vi proponiamo sembra suggerire una rivisitazione sostanziale della filosofia del retrotreno:

in prims il cosiddetto bazooka, ovvero la parte posteriore del cofano che termina con il tubo di scarico, è più gonfio, con geometrie diverse che serviranno a migliorare l'indirizzamento del flusso di aria al retrotreno. Un bazooka ingrandito significa un miglior raffreddamento dell'aria calda che viene indirizzata al posteriore, effetto che migliora la gestione dei flussi e il loro effetto sull'aerodinamica posteriore.

Sono state inoltre aggiunte due prese d'aria laterali che servono a migliorare il raffreddamento del motore senza compromettere l'efficienza aerodinamica. L'aria in uscita da questi bocchettoni viene poi convogliata verso il posteriore anche grazie alla geometria rivisitata del bazooka. 

Attenzione ai dettagli

In ultima analisi vi proponiamo due dettagli che a prima vista rischiano di sfuggire: per primo ai lati del cockpit sono state posizionate due alette, a forma di cobra, che servono ad incrementare l'effetto outwash, indirizzando i flussi turbolenti lontano dal retrotreno della vettura, per una migliore gestione dell'aerodinamica posteriore.

Il secondo riguarda la zona delle prese d'aria laterali. Se prima vi era una configurazione con due prese d'aria distinte, una verticale abbastanza piccola e quella orizzontale più grande, ora è stata eliminata questa divisione, lasciando un'unica presa d'aria a forma di "P"

A sinistra le nuove prese d'aria unificate confrontate con quelle vecchie, a destra i "cobra" vicini al cockpit

Svolta in campionato?

Indubbiamente gli aggiornamenti portati sono accattivanti esteticamente e non solo. Per gli appassionati della tecnica è un giorno di festa ogni volta che una scuderia porta tanti aggiornamenti tutti assieme. Ma portare un grosso pacchetto di aggiornamenti su una monoposto non è come comprare 5 giocatori a 100 milioni l'uno sulla Playstation. Oggi gli ingegneri sono stati impegnati anche più dei fotografi nel cercare di raccogliere dati e comprendere il comportamento della vettura rispetto alla versione precedente portata ad inizio stagione. Ad Imola i tecnici di casa Ferrari avranno un bel da fare durante le tre sessioni di prove libere per provare a comprendere il comportamento della macchina, al fine di elaborare il setup migliore possibile in vista di qualifiche e gara.

Ricordiamo che i problemi della SF-24 erano il portare in temperatura le gomme e il passo in qualifica; caratteristiche cha vanno assolutamente migliorate se a Maranello sperano di arrivare ad insidiare una RedBull che sembra più forte che mai al momento, nonostante qualche piccolo acciacco a Miami.

Si era pronosticato qualche settimana fa che questo pacchetto avrebbe portato due decimi e mezzo a giro di benefit, mentre le analisi attuali suggerirebbero che il vantaggio ammonterebbe a quasi il doppio. Sembra, inoltre, che vi fossero addirittura altre parti aggiornate legate a questo nuovo pacchetto aerodinamico che non sono state montate sulla monoposto in pista a Fiorano. La causa dovrebbe essere da ricercarsi nel mancato superamento dei test qualità di casa Ferrari. Ma resta comunque lecito aspettarsi altri aggiornamenti nelle gare successive a Imola, ad esempio è plausibile un aggiornamento del fondo, per adattarlo alla nuova configurazione della pance, nonché dei nuovi convogliatori per i condotti venturi.

Sicuramente tra sette giorni esatti per gli appassionati della tecnica inizierà un weekend intenso, con tre sessioni di prove libere da seguire attentamente per capire cosa aspettarsi da questa Ferrari. E noi saremo lì con voi pronti a raccogliere ogni notizia

 

 

Daniele Caruzzo

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