La MotoGp approda in America per la terza tappa del mondiale. Martin in cerca di conferme, Bagnaia affamato dopo la caduta portoghese. Marquez pronto a riprendersi la vittoria?

America regno di Marc e delle Honda
Il circuito statunitense è entrato nel calendario nel 2013, anno successivo all'inaugurazione, ed è stato da subito terreno di caccia di Marc Marquez che qui ha il record di 7 vittorie su 10 Gp disputati. Record che condivide con la sua vecchia squadra. Infatti è proprio la casa giapponese ad aver vinto più di tutti con ben 8 gran premi, 7 dei quali conquistati appunto dal suo ex campione spagnolo. L'unico a poter dire di aver conquistato la vittoria con Honda oltre a Marquez è Alex Rins, che ha vinto qui la passata stagione portandosi a 2 vittorie dopo quella con Suzuki nel 2019. Circuito non proprio amico della Rossa di Borgo Panigale. Unica eccezione il trionfo nel 2022 di Enea Bastianini con il Team Gresini.
Del tracciato ricordiamo soprattutto per la sua partenza, con la staccata della prima curva che si trova in cima alla ripidissima salita iniziale. Dopodichè troviamo lo snake, che si rifà alle famose curve di Silverstone Maggotts-Becketts-Chapel. Nel tracciato vi sono anche altre curve che richiamano sia al circuito tedesco di Hockenheim sia all'Istanbul Park. Caratteristico anche il lungo rettilineo dopo curva 11 dove, se si riesce ad uscire con una buona trazione, si può tentare il sorpasso con velocità di punta di oltre 340km/h.

Martin lancia segnali a Ducati, moto ufficiale per lui nel 2025?
I protagonisti del motomondiale hanno parlato ieri ai microfoni dei giornalisti per la consueta conferenza stampa del giovedì.
A stupire tra gli altri è stato Jorge Martin. Lo spagnolo è stato punzecchiato dai giornalisti sul possibile passaggio di Pramac da Ducati a Yamaha.
Ecco le sue parole in merito: "Anche se continuasse con Ducati, non credo resterò in Pramac. Voglio un team ufficiale, questo è il mio obiettivo". Jorge non ha più tempo di aspettare, farà di tutto per accaparrarsi una delle due Rosse ufficiali l'anno prossimo.

Il weekend comincia con le prove libere e le pre-qualifiche il venerdì. Si passa poi al sabato con la caccia al tempo nelle qualifiche e più tardi la gara sprint, dove è importante riuscire a portare a casa i primi punti. Si chiude la domenica con la gara lunga alle 21, ora italiana.
Lorenzo Curotto
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