MOTOGP: PECCO PARTE COL BOTTO, MA LA COMPETIZIONE È FORSE TROPPA…?

Pubblicato il 11 marzo 2024 alle ore 22:48

Questo weekend si è concluso il primo weekend della MotoGP, con un sacco di colpi di scena, novità sorprendenti e conferme di molte delle aspettative (positive e negative) che avevamo già da prima dei test pre-stagionali. Con un weekend caratterizzato da pioggia nel venerdì a Losail e conseguente complicazione per tutti i team, soprattutto per i team di moto3 e Moto2 a causa delle nuove gomme Pirelli, che si confermano ancora tutte da scoprire (soprattutto il grip al posteriore che ha provocato numerose cadute in ambe le categorie durante il weekend).

PECCO, PECCO E ANCORA PECCO, MA ANCHE MARTIN E NON SOLO…

Pecco riprende la stagione 2024 come l'aveva lasciata nello scorso anno, con intelligenza, velocità e soprattutto vittorie nella gara lunga. Martin fa lo stesso assicurandosi, oltre ad un giro strepitoso in qualifica, anche la vittoria nella gara Sprint del Sabato. Con i due pretendenti dello scorso anno ancora in formissima e pronti a darsi battaglia, si aggiungono anche gli inseguitori, tutti con un pedigree mica da poco: primo su tutti Marc Marquez, che in una pista a lui poco congeniale (in QATAR sono poche le sue vittorie anche con la sua amatissima Honda dei tempi d'oro) riesce a conquistare una top 5 con una moto completamente nuova…vi lasciamo con una provocazione: in Germania e America sappiamo già tutti chi sarà sul gradino più alto del podio!

ALTRO CHE FANTASTICI 4, ABBIAMO I FANTASTICI 10!

Acosta, Oliveira, Binder, Bezzecchi, Bastianini. Questi sono tutti i piloti che possono avere una possibilità per il titolo, che però, poichè il podio ha solo 3 posti, non hanno ancora fatto vedere le loro potenzialità. D’altronde siamo alla prima gara e i weekend sono davvero tanti, dobbiamo ancora vedere le gare europee che tipicamente rendono la corsa per il titolo più definita. Sicuramente Acosta rimane il personaggio più promettente del futuro della MotoGP in quanto si sta facendo capire di che pasta è fatto (aver segnato il giro veloce di una gara da pilota più giovane della storia aiuterà sicuramente un suo passaggio nel team ufficiale), e con le potenze europee che si affermano, quest’anno può solo che regalarci tante emozioni.

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